Si celebra il 159° della polizia

Al teatro di corte della Reggia di Caserta
per festeggiare il 159° anniversario della Polizia

Un plauso particolare vorrei rivolgere ai Maestri del Lavoro che in questa provincia mi hanno consentito di attuare l’ambizioso progetto di un dialogo continuo con i giovani, autentica linfa vitale per un futuro certamente meno problematico, attraverso iniziative tendenti ad avvicinarli sempre di più alle istituzioni coinvolgendoli in una piena condivisione del principio di legalità.”
Lo ha detto il questore di Caserta Guido Nicolò Longo nel suo intervento al Teatro di corte della Reggia di Caserta in occasione della festa della polizia.
Una cerimonia particolare per il Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del lavoro d’Italia perché lo ha visto a pieno titolo nell’organizzazione. Per i suoi iscritti è stato assegnato un apposito palco nel teatro. La delegazione del CeSAF presente era composta dal presidente Mdl dr. Mauro Nemesio Rossi, dai membri del Consiglio direttivo dott.ssa Adele Vairo e Sig. Giovanni Bo, dal segretario Giovanni Izzo dal responsabile per la provincia di Caserta mdl Francesco Orabona e da quello della provincia di Napoli Carmine Coppola.
Non poteva avere cornice migliore che quella della Reggia di Caserta il 159° anniversario della festa della Polizia che si è celebrato ieri. Del resto tutto lo staff del questore guidato da suo Luigi Botte si è prodigato per offrire agli intervenuti una manifestazione di grande valore storico e culturale. Il tema è stato lo stesso degli altri anni ed caro al capo della Polizia Antonio Manganelli e che è diventato il motivo conduttore per ristabilire la legalità in un territorio difficile come quello di Terra di Lavoro: “più sicurezza insieme”.Un insieme che va oltre alla formalità e che ha lo scopo di avvicinare i cittadini e renderli partecipi all’azione dello stato impegnato combattere devianze e delinquenze che attentano alla libertà dei cittadini e ed ai principi costituzionali che nel dopoguerra il popolo italiano si è dato.
Che la collettività sta seguendo i dettami nuovi lo si vede anche nella volontà di collaborare della gente ed anche nel riscontro che la stessa polizia riceve nella sua azione didattica che svolge con costanza nelle scuole di ogni ordine e grado e con lo stesso questore impegnato in prima persona.
Una collaborazione che deve aver anche contribuito ai successi che le forze dell’ordine stanno avendo nella lotta alla camorra in terra di lavoro ed in generale in tutto il paese. Basta guardare i dati e  soffermarci su un solo elemento quello dei latitanti. Ebbene dei trenta dei più pericolosi ben ventinove, nel giro di pochi anni sono stati assicurati alla giustizia, sull’unico rimasto in libertà la morsa si strige sempre più giorno dopo giorno.
Significativi per l’occasione gli auguri fatti pervenire dal capo dello stato, dal governo e dallo stesso capo della Polizia Antonio Manganelli.
“Ciascuno per la sua parte che le spetta, deve e sottolineo deve fornire il proprio contributo, non demandando sempre agli altri il gravoso fardello o erroneamente ritenendo che il problema sia solo risolvibile sul mero piano repressivo – ha specificato il questore Longo nel suo Intervento – i fenomeni più pericolosi sono stati debellati perché c’è stata una mobilitazione di tutta l’opinione pubblica.”
Schierati nel cortile i mezzi della polizia, mentre le prime sale del teatro ospitavano un mostra fotografico di grande impatto emotivo di Domenico Calabrò realizzata dai figli Andrea e Gabriele. Giantografie che documento i gravi fatti di sangue della Mafia siciliana. Immagine crude che hanno “lo scopo educativo e volere scuotere le coscienze di tutti: giovani e meno giovani. Solo guardando in faccia alla realtà si può comprendere la portata di un fenomeno. Solo fissando in mente le conseguenze di una scelta, si può scegliere di non cadere nella trappola della mafia.”

Caserta 21 maggio 2011

Galleria Fotografica dell’evento

maestridellavoro
ll “Centro Studi e Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia” in sigla “CeSAF MAESTRI DEL LAVORO” è legalmente costituito in associazione culturale, senza scopo di lucro. Cura e promuove la formazione dei Maestri del Lavoro aderenti e degli affiliati laici intesi come persone non insignite Stella al Merito, ma che perseguono gli stessi fini quali: favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e a diffondere i sani principi a esso connessi, così come richiesto dal decreto del ministero del lavoro firmato dal presidente della repubblica per l’assegnazione della Stella al Merito.

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