La Costituzione spiegata ai Giovani delle scuole medie di Crotone

La Costituzione spiegata ai giovanissimi
Il prefetto di Crotone relaziona sul ruolo e funzione della Prefettura sul territorio
Assegnati  i riconoscimenti
dell’Associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche

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CROTONE «Alla ‘ndrangheta bisogna togliere il consenso isolandola, prendendo le distanze, quotidianamente, da certe condotte di vita». È stato questo il monito rivolto ieri mattina dal prefetto Vincenzo Panico agli alunni della “Giovanni XXIII” intervenuti nella sala consiliare del Municipio in occasione della giornata dedicata alla rilettura Carta costituzionale per le celebrazioni del 2 giugno (Festa della Repubblica). Promosso dall’istituto comprensivo crotonese in collaborazione con Anioc (Associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche) e Centro studi ad alta formazione maestri del lavoro d’Italia (Cesaf); il titolo dell’iniziativa pubblica è stato “Viaggio attorno alla Costituzione”.

Scopo del seminario è stato quello di spiegare ai più piccoli il compito e il ruolo del rappresentante del governo nelle comunità locali. Oltre al prefetto, hanno preso parte alla giornata l’assessore comunale Anna Melillo, il delegato provinciale dell’Anioc Giuseppe Crea, il delegato regionale dell’associazione Michele Filipponio, la dirigente scolastica Antonella Romeo, il delegato regionale del Cesaf maestri del lavoro Raimondo Mancini, Il presidente del CeSAF Mauro Nemesio Rossi, il tesoriere dell’Anioc provinciale Pantaleone Muzzi e la docente Nadia Cosentino. Rivolgendosi con fare confidenziale agli alunni della “Giovanni XXIII” intervenuti nella sala consiliare il prefetto Panico ha inoltre ricordato: «La ndrangheta non va sfidata a duello, ma molto più semplicemente va estraniata nei comportamenti più banali e semplici, decidendo di agire differentemente da chi purtroppo ha scelto di farne parte». «Ad esempio – è poi entrato più nel dettaglio il prefetto Panico – il bulletto che fa oggi lo spaccone avrà molte più possibilità di finire in galera domani perché è più esposto e quindi avvezzo alla prevaricazione e alla disobbedienza delle leggi impostegli dalla società civile». «Usare il casco o la cintura di sicurezza – ha proseguito Panico – ma anche ispirare i propri modelli di comportamento secondo gli esempi più alti e nobili della società contemporanea, sono tutte piccole azioni quotidiane da inserire all’interno di un più ampio percorso di vita che vi renderà cittadini modello». «Lo scopo di noi rappresentanti dello Stato è unico – ha quindi concluso il prefetto – è quello di affrancare questo territorio dalle infiltrazioni mafiose, ma per farlo abbiamo bisogno soprattutto di voi che sarete la società civile di domani. Non dimenticate che la lotta alla ndrangheta è anche un fatto culturale, confidiamo in voi per vincerla!».
La giornata si era aperta con la firma di una convenzione tra Il CeSAF Maestri del lavoro d’Italia e l’istituto comprensivo “Giovanni XXIII” per intraprendere anche in futuro iniziative di educazione civica con gli alunni della scuola. Subito dopo sono stati proiettati alcuni filmati d’epoca riguardanti le varie fasi che hanno portato alla formazione della Repubblica italiana e, quindi, alla redazione della Carta costituzionale. A curare questi spazi è stato il dottor Mauro Nemesio Rossi.

Raimondo Mancini, invece, ha relazionato sulla relazione tra la costituzione e i codici. È intervenuta l’assessore comunale Anna Melillo. Sono stati assegnati alcuni riconoscimenti. Il primo è andato al figlio di Silvio Carpino che è stato primo delegato provinciale dell’Anioc, ricoprendo la carica dal 1995 al ’98. Gli attestati al merito dell’Anioc sono andati anche a Francesco Scicchitano, Mauro Nemesio Rossi e al professor Franco Pignataro. All’iniziativa hanno preso parte gli alunni della “Giovanni XXIII” frequentanti la terza media delle sezioni A, C, E ed F. A curare la parte musicale è stata l’orchestra dell’istituto comprensivo diretti dal professor Franco Pignataro. In chiusura, la docente Nadia Cosentino ha ringraziato gli intervenuti al seminario, sottolineando l’importanza di avvicinare le istituzioni alle scuole per modellare una coscienza civica nei ragazzi.

Giuliano Carella
dalla Gazzetta del Sud

 

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ll “Centro Studi e Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia” in sigla “CeSAF MAESTRI DEL LAVORO” è legalmente costituito in associazione culturale, senza scopo di lucro. Cura e promuove la formazione dei Maestri del Lavoro aderenti e degli affiliati laici intesi come persone non insignite Stella al Merito, ma che perseguono gli stessi fini quali: favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e a diffondere i sani principi a esso connessi, così come richiesto dal decreto del ministero del lavoro firmato dal presidente della repubblica per l’assegnazione della Stella al Merito.

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