Convegno nazionale della federazione maestri del lavoro. Intervento del presidente vicario

AUTORITA’, MAESTRE E MAESTRI DEL LAVORO, SIGNORE E SIGNORI

 Ho l’onore di aprire i lavori del XXXV Convegno Nazionale dei Maestri del Lavoro d’Italia ad Agrigento, porgendo un saluto ai presenti da parte di tutti i Maestri del Lavoro d’Italia e dei Maestri del Lavoro italiani residenti all’estero.
Va precisato che il Convegno rappresenta un evento che aggrega idealmente i Maestri del Lavoro di tutte le regioni d’Italia: dalla più settentrionale Trentino Alto Adige/Südtirol, alla più meridionale Sicilia, dalla più orientale Puglia alla più occidentale Piemonte, a cui si aggiungono anche i Maestri del Lavoro italiani che per motivi di lavoro risiedono all’estero.
Un sincero ringraziamento desidero esprimere a coloro che mi hanno preceduto nella guida della nostra Federazione, per quanto hanno trasmesso in termini di conoscenze ed esperienze. Si tratterà ora di eseguire aggiornando le attività in maniera rispondente alle norme di legge.
Il Convegno ha come titolo “Corruzione ed illegalità: educare per prevenire”. Questo tema è molto importante ed attuale e coinvolge tutta la società italiana. Infatti è possibile determinare un miglioramento effettivo della società in cui viviamo solo se riusciremo a sconfiggere gli elementi di corruzione e di illegalità che esistono nei comportamenti degli individui.
I Maestri del Lavoro si adoperano già da tempo per informare i giovani studenti circa l’importanza del lavoro e l’acquisizione di una propria professionalità. Si preoccupano altresì di trasmettere ai giovani anche l’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Attualmente i Consolati provinciali, attraverso i loro Maestri del Lavoro, avvicinano da 60 a 70.000 studenti l’anno di ogni ordine e grado (dalle elementari all’Università) con il fine primario di stimolare la curiosità verso nuove forme e opportunità di lavoro purché onesto e la voglia di mettersi in prova.
Mi auguro che quanto emergerà di significativo da questo Convegno sulla legalità possa essere divulgato dai Consolati provinciali della Federazione mediante iniziative di sensibilizzazione giovanile e in altre rivolte alle aree sociali a rischio.
In occasione della Festa del lavoro tenutasi al Quirinale lo scorso primo maggio gli interventi del Presidente della Repubblica e del Sottosegretario di Stato al Lavoro hanno evidenziato, da un lato, l’esigenza di eliminare la piaga degli infortuni e morti sul lavoro, dall’altro, l’educazione delle giovani generazioni al rispetto delle leggi, alla ricerca di un lavoro onesto ed impegnato, se vogliamo veramente che il nostro amato Paese riprenda il cammino della crescita civile, sociale ed economica.
Ho il piacere di informare che nella cerimonia il Presidente della Repubblica ha conferito due “Stelle al merito alla memoria” in favore di due lavoratori deceduti durante lo svolgimento delle proprie mansioni: Essi sono:
Francesco Zaccaria, dipendente dell’ILVA di Taranto, perito sul lavoro nel 2012 travolto da un tornado, la cui decorazione è stata ritirata con profonda commozione dal padre.
Pierlucio Tinazzi (ossia Spadino per gli amici), sorvegliante motociclista dipendente della società SITMB SpA., deceduto nel 1999 mentre cercava di mettere in salvo gli automobilisti in difficoltà all’interno della galleria del Traforo del Monte Bianco (cui perirono 44 persone), la cui decorazione è stata ritirata con viva partecipazione dalla sorella.
Vi posso assicurare che la cerimonia è stata profondamente sentita da tutti i presenti.

Tornando ad oggi, prima di dare corso alle relazioni, a nome della Federazione desidero esprimere un sentito ringraziamento ai Consolati Regionali della Puglia e della Valle d’Aosta per l’impegno profuso per la realizzazione dell’evento.
Ringrazio inoltre i Relatori  per la disponibilità, la sensibilità e l’interesse dimostrati per il Convegno nazionale. Lascio ora a loro la parola.

A tutti auguro un buon lavoro.

Agrigento, 5 maggio 2016

 

Il Vice-Presidente per il Nord e Vicario Nazionale
(MdL dr. Renzo Pravisano)

 

maestridellavoro
ll “Centro Studi e Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia” in sigla “CeSAF MAESTRI DEL LAVORO” è legalmente costituito in associazione culturale, senza scopo di lucro. Cura e promuove la formazione dei Maestri del Lavoro aderenti e degli affiliati laici intesi come persone non insignite Stella al Merito, ma che perseguono gli stessi fini quali: favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e a diffondere i sani principi a esso connessi, così come richiesto dal decreto del ministero del lavoro firmato dal presidente della repubblica per l’assegnazione della Stella al Merito.

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