la mia vita attraverso i viaggi del mdl Giuseppe Desiderio

 

 
La mia vita attraverso i viaggi di Giuseppe Desiderio
Questo è un ulteriore mio scritto sulle vicende della mia esistenza: non mi stanco, perché credo che non si può passare indifferenti di fronte agli avvenimenti che via via si svolgono nella nostra vita e sono osservati con i nostri occhi e assorbiti dalla mente. La nostra esistenza si compone di diverse attività nello svolgimento quotidiano della vita: la famiglia, il lavoro, lo sport, il turismo, lo studio i successi e le sconfitte (non solo quelle sportive), in sintesi, in tutti gli aspetti quotidiani, si possono riscontrare spunti e riflessioni interessanti. In questa circostanza desidero ricordare i miei innumerevoli viaggi e quello che da essi ho riportato nella mente: certamente non è poco. Girare per il mondo è un’esperienza meravigliosa, anche se oggi, con l’introduzione della televisione, dei satelliti artificiali ed INTERNET, il mondo si è rimpicciolito, in quanto è consentito di partecipare ad eventi, manifestazioni e ad esplorazioni di tutti i tipi con una vivezza di immagini che danno la sensazione di essere personalmente presenti in quei luoghi. Ma io sono un sostenitore del viaggiare e da questa determinazione scaturisce il convincimento che “IL VIAGGIARE SOSPENDE IL CORSO DELLA VITA PER CUI SI VIVE PIU’ A LUNGO”, o se si vuole si può anche sintetizzare, parafrasando un famoso spot televisivo: “UN VIAGGIO ALLUNGA LA VITA!”. Perché questa ipotesi? La risposta potrebbe essere data dalla considerazione che quando si viaggia si vedono luoghi, persone e cose sconosciute e la nostra mente è talmente presa dalla curiosità del nuovo che dimentica la “routine” della vita di tutti i giorni e ciò potrebbe quindi arrestare il processo dell’invecchiamento. Per un certo sostegno all’ipotesi avanzata, ci si può riferire a tante persone avanti negli anni, che hanno viaggiato molto. La teoria accennata può essere anche trasferita in altri campi ad esempio a chi svolge un’intensa attività professionale, che viene talmente preso dalle sue funzioni che dimentica ciò che gli sta intorno. Mi riferisco a scrittori, artisti, archeologi, ricercatori e vi possono essere altre professioni, che producono gli stessi effetti. Ecco perché ho tanto amato viaggiare, l’ho fatto senza rendermene conto. Ora ho capito quale poteva essere la molla che mi spingeva a farlo. Quello che mi rallegrava nei miei viaggi, particolarmente quelli lunghi, era l’idea di tornare nella nostra bella Italia. In molte circostanze si è verificato questo effetto, cioè, dopo avere visto meraviglie in tutto il mondo, al rientro sul suolo italiano mi sentivo di essere a casa mia e che, tutto sommato, la mia Patria mi sembrava più bella dei Paesi visitati. Oggi che sto accingendomi a scrivere sui miei viaggi, le cose in Italia non vanno molto bene, credo che ciò sia dovuto ad una serie di circostanze: prima fra tutte quella connessa all’esodo delle popolazioni africane diretto verso gli Stati europei e principalmente verso l’Italia. In secondo luogo c’è nel mondo un’evoluzione sociale: arte, costumi, politica, riferimenti ideali ecc., che rendono difficile l’adeguamento della società che ci circonda a tutte queste variabili che incidono nella vita quotidiana. Una volta si diceva che lo stellone del nostro Paese ci avrebbe aiutato ad uscire fuori dai momenti difficili, speriamo che sia ancora così.

Tengo a precisare che tutto quanto è riportato in questi viaggi riflette la pura realtà vissuta e non vi sono aggiunte di fantasie, pertanto alcuni passi potrebbero risultare noiosi, ma alcuni altri potranno presentare aspetti interessanti per l’eventuale lettore.

Mdl Giuseppe Desiderio

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