Matilde Serao protagonista della mostra convegno al Muditec Olivetti di Caserta


La scrittrice napoletana che ha vissuto molto della sua vita in Provincia di Caserta è stata la prima ad auspicare che la Reggia di Caserta fosse adibita solo alla Cultura. Lo ha fatto in occasione della mostra agraria che si tenne in palazzo reale alla fine dell’ottocento e che vide nella città Vanvitelliana ministri ed alte autorità del regno.
E’ quanto scaturito dalla relazione che tenuto il presidente della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro Alberto Zaza d’Aulisio agli studenti del Liceo Manzoni che sono stati i veri protagonisti della Giornata.
Durante il convegno mostra che si è tenuto ieri nel Polo culturale della provincia in Villa Vitrone ha ripercorso I soggiorni casertani della storica fondatrice del Mattino di Napoli.
Ad organizzare l’evento il CeSAF Maestri del lavoro d’Italia nell’ambito delle attività che si svolgono all’interno del Museo Dinamico della Tecnologia Adriano Olivetti.
In primo piano la macchina per scrivere Olympia usata della scrittrice e custodita nel Museo delle macchine da scrivere di Milano curato dal casertano Umberto di Donato. Una rarità esposta insieme ad altrettante macchine da scrivere di fine ottocento e che sono state presentate ed illustrate agli allievi.
Un seminario suggerito dall’assessore alla cultura della provincia di Caserta Gabriella D’Ambrosio in occasione del premio giornalistico Matilde Serao che si svolge ogni anno a Carinola , cittadina del Sessano che ospitò il padre della Serao dopo l’esilio in Grecia perché perseguitato dai Borbone per essere repubblicano.
Dei trascorsi Casertani ed in particolare dei soggiorni nella borgata di Centurano, considerata luogo di Villeggiatura dell’alta Borghesia napoletana, c’è un ampia documentazione nel romanzo Fantasia, scritto nel 1883. A cura del CeSAF sono state proiettate immagini ed angoli sconosciuti delle frazioni Casertane. Le alunne del Manzoni Francesca Paolo Frasca e Emily Sammatino hanno letto dei brani descrittivi della Caserta di fine Ottocento contenuti nel romanzo.
Novità in assoluto le macchine da scrivere rare di Umberto di Donato anch’egli nato a Carinola e parente della Sarao, presentate durante la mattinata, tra cui una Williams del 1895 realizzata negli Stati Uniti da operai immigrati Italiani, ed una macchina per la scrittura Brail per non vedenti.

 Prodotti che il nostro socio  con il suo museo è solito esporre in molte mostre nazionali ed internazionali suscitando curiosità ed ammirazione.

La sua lunga trattazione ha riguardato non solo i suoi trascorsi nella città Vanvitelliana, ma la pubblicazione dei sui libri autobiografici scritti anhce in Brail per i non vedenti.

Si è fermato successivamente ad spiegara la storia della altre macchine esposte in sala e la nascita della scrittura meccanica

Al termine dell’incontro molti sono stati i docenti e gli studenti che si non fatti fotografare mentre battevano i tasti della leggendaria macchina da scrivere.
“Con questa iniziativa, il Polo culturale di Villa Vitrone, mantiene le sue aspirazioni – ha commentato il presidente del CeSAF Mauro Nemesio Rossi – il che dimostra che la scelta di destinazione d’uso del presidente della provincia on Domenico Zinzi è stata vincente. Il prossimo appuntamento del Centro Studi con il Manzoni ci sarà il 3 Dicembre nell’aula Magna del Liceo Manzoni quando si discuterà del design e dello stile Olivetti con i dirigenti di Ivrea dell’archivio Storico Olivetti e successivamente il 13 Dicembre per celebrare i cento anni dell’ISISS Terra di lavoro.”

Caserta 21 novembre 2014

 

maestridellavoro
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