I l CESAF condivide l’analisi degli studenti “ribelli”. l’Unione degli studenti scende in piazza, lo sciopero contro i programmi di alternanza scuola-lavoro, specie per gli istituti alberghieri ed agrari, ha delle giuste motivazioni. Previsti cortei, flash mob in tute blu davanti le aziende, lezioni di piazza alternative, esperienze di autogestione, feste e concerti negli spazi aggregazione.
Per l’unione degli studenti esiste una catena di sfruttamento nella quale studentesse e studenti in alternanza, sono vittime .
«Noi vogliamo formazione di qualità. Al trattarci come lavoratori, risponderemo provocatoriamente: indosseremo le tute blu e incroceremo le braccia facendo sciopero, e invitiamo chiunque voglia solidarizzare con gli studenti in alternanza, genitori, docenti, lavoratori, a indossare in quella giornata indumenti di colore blu».
In particolare, dai questionari è emerso che studenti di un alberghiero di Salerno si sono trovati a lavare i piatti; ragazzi di un Istituto agrario di Benevento sono stati mandati a raccogliere le olive; studenti di diversi istituti e licei di Salerno sono stati utilizzati agli infopoint delle Luci d’Artista; studenti di un liceo scientifico di Pomigliano si sono ritrovati a fare volantinaggio per l’azienda. L’anno prossimo il percorso alternanza scuola-lavoro, ricorda l’organizzazione, «sarà anche materia dell’esame di Stato per i maturandi al posto della tesina, dopo l’approvazione della delega sulla valutazione la scorsa primavera». La ricerca è stata realizzata con la campagna «Diritti, non piegàti».