(ANSA) – ROMA, 23 FEB – “Orientamento, tutoraggio, tirocinio presso uno studio di un professionista”, nonché “formazione continua, ma soprattutto un percorso di laurea ritagliato sulla figura del perito industriale del domani”. Sono le finalità della prima Convenzione siglata tra il Consiglio nazionale dei periti industriali e l’Università degli studi di Perugia; l’intesa, si legge in una nota, permetterà ad ogni iscritto all’albo di “conseguire una laurea triennale in uno dei corsi in convenzione dell’area ingegneristica (civile, dell’informazione e industriale), ma anche a tutte le matricole, di frequentare un corso ‘ad hoc’ per la professione tecnica”. La formazione è “centrale” per l’avvenire di una professione “chiamata ad affrontare una domanda di servizi professionali sempre più qualificata”; difatti, secondo i dati elaborati dal Centro studi ‘Opificium’ dell’Ordine dei periti industriali, “sebbene la maggioranza delle imprese continui a richiedere per il tecnico di area ingegneristica un livello formativo pari al diploma superiore (56,6%), ben il 41,6% ricerca candidati che siano in possesso di un titolo di studio non inferiore alla laurea triennale”. Per il presidente della categoria, Giampiero Giovannetti, la convenzione punta a “definire un curriculum formativo che garantisca un livello di preparazione tecnica all’altezza dei tempi, oltre a indicare percorsi di formazione universitaria per i periti industriali che scelgono di laurearsi”. (ANSA).